In previsione delle vacanze e della prova costume , non è impossibile effettuare trattamenti estetici, ma è ammissibile avvalersi di ritocchi meno invasivi che si rivelano rigeneranti. Possibili da effettuarsi anche last minute, questi trattamenti non sono impeditivi all’esposizione ai raggi solari.
"Il tutto avviene in massima sicurezza - dichiara il Professore Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli - è essenziale prepararsi ed evitare quelli che possono essere i danni. Il Sole non è sempre nostro amico, e tra gli effetti negativi è possibile andare incontro a un danneggiamento della pelle. È dunque, ammissibile avvalersi di ritocchi per prepararsi all’estate, preparando il tessuto all’esposizione solare. Parliamo di tanti rimedi basici, come ad esempio la Biorivitalizzazione a base di acido ialuronico che serve a ridare tono ed idratazione ai tessuti. Altri piccoli ritocchi che consentono di trascorrere l’estate con un aspetto migliore sono i Filler e il Botulino, o trattamenti che utilizzano tecnologie compatibili con il sole come ad esempio la Lampada blu e la Radiofrequenza".
L’insoddisfazione di se stessi, accompagnata da una dose di cattiva informazione, porta in molti casi il compiersi di scelte azzardate, che si tramutano in situazioni disastranti che mettono a repentaglio la propria salute. Si parla dell’abusivismo della professione e dei tanto chiacchierati ‘’Beauty Trip’’. Famosi per i tempi di attesa ridotti e prezzi allettanti, il turismo estetico coinvolge molti pazienti a viaggiare all’estero per sottoporsi a interventi estetici, sottovalutando i rischi e le complicazioni che possono presentarsi una volta rientrati.
Il Professor D’Andrea promuove da anni l’importanza della giusta informazione attraverso la battaglia all’abusivismo professionale e ai viaggi estetici, poiché non esenti da rischi. La stessa iniziativa è stata recentemente accompagnata anche dalla SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica). "Bisogna far attenzione alle campagne promozionali social e alle operazioni low-cost - continua il Professore D’Andrea - è importante, che il paziente si rivolga ad uno specialista che abbia una certa esperienza. I danni provocati dai Viaggi estetici, in quelle mete dove la chirurgia plastica è low-cost e gli standard di sicurezza non sono gli stessi di quelli garantiti in Italia, possono mutarsi in situazioni rischiose, ricche di complicanze gravi e non solo di aspettative deludenti dal punto di vista post-operatorio. Il risultato di un intervento chirurgico è legato ad un arco temporale ampio, che va dalla visita con valutazione clinica e programmazione dell’intervento, alla spiegazione di quelli che possono essere i rischi-benefici legati allo stesso. Non può essere frutto di una sola settimana di cui alcuni giorni dedicati al turismo. Un secondo intervento per rimediare al primo non solo non è sempre possibile, ma sicuramente avrà un costo più elevato e non sarà sempre risolutivo ‘’