Nell’ultima puntata del ciclo di appuntamenti video “La bellezza al centro del corpo” condotti della giornalista Cristiana Barone, il Prof. Francesco D’Andrea, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), e Direttore del Dipartimento di Chirurgia plastica del Policlinico Federico II, spiega quali sono gli interventi alla mammella più richiesti per correggere sia le piccole che le grandi imperfezioni.
“La mammella - spiega il Prof. D'Andrea - rappresenta un simbolo importante per la donna in termini di femminilità, di istinto materno, ma anche di intimità sessuale. Ed è questo il motivo per cui anche piccoli difetti portano spesso le donne dal chirurgo plastico per chiederne le correzioni. Sono tanti gli interventi che ruotano intorno alla mammella: si parte da quelle che sono vere e proprie patologie come il tumore, dove il chirurgo plastico interviene per ricostruire quello che è stato demolito per motivi terapeutici, fino ad arrivare a tutti quegli interventi di natura estetica che spaziano dalla riduzione di un seno troppo grande all’aumento di un seno troppo piccolo. Ma l’intervento più richiesto in assoluto in questo ambito è la mastoplastica additiva, un’operazione che consente di aumentare il volume e il tono della mammella che non si è sviluppata in età giovanile o si è sciupata in età più avanzata in seguito a gravidanze, allattamenti, dimagrimenti. Oggi, grazie al progredire della tecnica, abbiamo a disposizione protesi sempre più biocompatibili che ci consentono di garantire risultati sicuri e più duraturi nel tempo. Ma cosa prevede l’intervento di mastoplastica additiva? Prevede l’inserimento di una protesi all’interno della regione mammaria al di sotto della ghiandola, o del muscolo nei casi in cui è indicato, effettuando piccoli tagli di accesso, cicatrici minime. E’ un intervento molto veloce, rapido, con un recupero abbastanza veloce, per cui si può tornare alle attività ordinarie in tempi stretti. Quello che è importante ricordare è che questo intervento non inficia la normale vita quotidiana, con le protesi mammarie si può fare tutto: dallo sport all’andare in aereo, e soprattutto, anche dopo l’operazione, ci si può sottoporre, anzi ci si deve sottoporre, ai controlli della mammella, controlli periodo che devono fare tutte le donne anche non portatrici di protesi per monitorare l’eventuale insorgenza di malattie a carico di questa regione. Gli screening di tipo clinico e strumentale sono consentiti, quindi, senza alcuna limitazione. E’ importante, però, che questo intervento venga fatto da mani esperte, da specialisti del settore, per scongiurare rischi o complicanze legate alla scelta del tipo di protesi: ne esistono di diversi tipi, per questo vanno scelte solo protesi di qualità. Altra cosa importante è la scelta della struttura dove si effettua l’intervento: è sempre consigliabile farlo in una struttura clinica dove si possono affrontare le emergenze e i problemi legati alla sterilità. Un ruolo fondamentale, infine, lo ha il chirurgo, l’unico che può garantire un intervento sicuro e tranquillo con un risultato certo”.