Il 21 aprile si celebra la Giornata nazionale per la Salute della Donna. Molte le molte manifestazioni, i convegni e gli appuntamenti per parlare di tutto ciò che si muove intorno al Pianeta Donna. La chirurgia plastica da sempre è stata fondamentale in alcuni percorsi della Salute della Donna, non solo da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto da un punto di vista medico. Grazie alle nuove tecnologie, alcune patologie sono diventate arginabili e anche gli interventi post-oncologici (es. mastoplastica additiva) stanno ottenendo notevoli risultati che migliorano, non solo la bellezza di ogni donna, ma anche la sua morale.
"La chirurgia plastica svolge un ruolo importantissimo in tante condizioni cliniche che riguardano la salute della donna, spaziando da procedure puramente ricostruttive volte a riparare o reintegrare forme lese da patologie di varia origine fino alla correzione di inestetismi più o men gravi causa di disagio per chi ne è portatore. Basti ricordare la ricostruzione del seno dopoil tumore, il ripristino delle forme in pazienti obese, le mutilazioni dei genitali ed il campo della bellezza sempre più attuale in una società che da sempre maggiore importanza all’apparire", dichiara il Professore Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica ed Estetica della Università Federico II di Napoli.
D'Andrea si è più volte espresso sugli ottimi risultati che la chirurgia plastica ha avuto anche su tutte le donne che hanno subito diversi tipi di violenza. "E’ un altro campo d’azione - spiega - in cui la chirurgia plastica svolge un ruolo importante per la salute della donna. Gli atti di violenza sono sempre piu frequenti e possono essere di vario tipo. Quando si tratta di violenza fisica il chirurgo plastico può essere d’aiuto per correggere gli esiti evidenti e deturpanti. Con la moderna chirurgia ricostruttiva e l’attuale medicina rigenerativa riusciamo ad ottenere risultati impensabili fino a qualche tempo fa, consentendo a chi ha avuto la sfortuna di subire la violenza di dimenticare l’evento cancellando i segni che lo ricordano”.